Dopo quasi cent’anni Avellino si riappropria del
suo teatro, intitolandolo a Carlo Gesualdo. La pregevole
architettura ben valorizza le preesistenze storiche del centro di
Avellino, inserendole positivamente in un sistema di spazi, di
destinazioni d’uso e di percorsi. La scelta dell’area in cui il
Teatro è ubicato corrisponde assai bene alla strategia ricostruttiva
dopo il terremoto: cioè quella di riconfermare il centro città,
arricchendolo di una struttura come quella del Teatro polivalente,
che mancando precedentemente nella città, ne ha rafforzata la
destinazione culturale e di tempo libero.
È proprio infatti la sua
localizzazione che ne garantisce la massima fruibilità, sia come
luogo di spettacoli che come centro convegni e scuola di ballo.
Nella sua conformazione attuale infatti, il teatro Carlo Gesualdo
appare in modo diverso a seconda delle differenze naturali e
artificiali lungo il suo perimetro, ponendo in evidenza le sue
diverse parti, esprimenti ognuna la sua funzione. Così la scena a
emiciclo su piazza Castello e il grande portale vogliono essere i
segnali architettonici della sua presenza nel luogo.
Gesualdo, il
principe dei musici, rappresenta un altro filo che si riannoda. La
storia completa, il programma in cartellone della stagione in corso,
lo staff, uno splendido tour fotografico, la biglietteria e ogni
altra informazione su:
www.teatrocarlogesualdo.eu.
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