Siamo giunti, per dirla in gergo teatrale - un idioma a cui
peraltro abbiamo finito con l'affezionarci all'ultimo atto di
un'esperienza davvero interessante, ricca di stimoli, capace di
coinvolgere, intrigare, affascinare, innescando così una moltitudine
di elementi dinamici.
Il "Concorso Atti Unici 2002" ha consentito a tutti noi ed al
pubblico, mano a mano più folto, di percorrere, nell'arco di circa
tre mesi, un itinerario culturale intenso, avvolgente, inducendo,
molto spesso, alla riflessione sulle grandi questioni che investono
la società e sui temi che da sempre accompagnano l'esistenza
dell'uomo.
Il Teatro, quest'eterna magia che si rinnova ogni qualvolta racconta
le sue storie dal proscenio, ha l'incredibile potere di sollecitare
la recondita sfera dell'interiorità, di accarezzare le corde delle
sensibilità più nascoste, di penetrare con semplicità ed
immediatezza le coscienze più sonnolenti. Ed in questo non ha
eguali. Esso raggiunge mete altrimenti interdette. Operando a
ridosso dell'indemarcabile linea di confine tra reale ed
immaginario, piu' agevolmente riassume la natura speculare dell'uomo
la sua ambivalenza, l'irrisolto conflitto tra l'essere ed il voler
essere, l'incessante bisogno di rifugiarsi nell'appagante dimensione
della fantasia; attenuando , mediante l'astrazione del sogno, la
tangibilità del vissuto che vorrebbe sfuggire o, almeno, di tanto in
tanto obliare.
Questa, di certo, una delle ragioni che ci hanno indotto, come
FASEN, a scegliere il Teatro, quale insostituibile strumento per
attuare un' operazione culturale di indubbia importanza. Nonché
mossi dal desiderio di traguardare una maggiore qualificazione e
fruibilità dell'offerta culturale; svolgendo, contestualmente,
un'azione di promozione delle realtà artistiche operanti sul
territorio.
Abbiamo inteso - lasciateci passare l'affermazione - privilegiare
una concezione "endogena" della cultura. Una comunità infatti,
cresce e si sviluppa se riesce a far germogliare il seme delle
potenzialità che racchiude, se assume maggiore consapevolezza della
propria identità, se si riappropria della sua memoria storica;
salvaguardando usi tradizioni, costumi, per interagire, poi,
efficacemente con altre identità culturali ed altre esperienze.
Animati da tali convinzioni, abbiamo voluto, aderendo alla cultura
del fare piuttosto che a quella del dire offrire il nostro modesto
contributo, sperando possa tornare utile.
Sin qui, però siamo ancora al valore dell'idea, di cui certamente ci
ascriviatno il merito. Ma, si sa, un'idea restando tale, è come un
corpo senza anima, privo cioè dell'alito vitale.
All'oneroso compito di conferirle un'anima, ha provveduti il TAI con
il suo eccellente staf facendosi carico di organizzare, contattare,
coimvolgere, assicurare il puntuale svolgimento del programma. Al
TAI va il nostro piu' sincero grazie.
Ed ancora un grazie a tutte le Compagnie Teatrali che hanno aderito
al nostro invito vere protagoniste del progetto. Abbiamo molto
apprezzato il loro impegno, la capacità di affrontare e superare la
diffìcoltà di allestire e portare in scena, con i ristretti tempi
disponibili ,lavori originali, assolutamente inediti e di elevato
contenuto artistico. Merito, questo, di un lavoro collegiale di
autori, registi, attori, scenografi, costumisti, tecnici. In tanti,
veramente, in tanti, hanno contribuito, con abnegazione e
sacrificio, a regalarci, impagabili ore di evasione ed innumerevoli
emozioni.
Dobbiamo inoltre rivolgere un doveroso grazie agli Enti
patrocinanti: Provincia di Taranto, Comune di Taranto, Camera di
Commercio, ed Azienda Autonoma per il Turismo, per il loro concreto
sostegno all'iniziativa, realizzando una capacità sinergica davvero
pregevole. Ed ancora, un grazie al TAI, al Club Aziendale ed alla
Direzione Agip Petroli, ai Vigili del Fuoco della Raffineria per il
puntuale ed impeccabiie servizio.
Per finire, una sincera attestazione di riconoscenza a tutti i mezzi
di informazione per l'attenzione ed il risalto dato alla rassegna;
favorendo 1'affluenza del pubblico ,accorso sempre piu' numeroso,
sino a farci desiderare un teatro piu' capiente. Un pubblico che
ringraziamo per la partecipazione e per aver decretato,
insindacabilmente, il pieno successo della nostra iniziativa.
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