Nel settembre 1860, con l'annessione al Regno d'Italia, la
denominazione dello storico teatro Santa Elisabetta fu mutata in
Vittorio Emanuele II.
L'annessione del Regno delle due Sicilie al Regno d'Italia sotto lo
scettro costituzionale di Vittorio Emanuele II fu festeggiata nel
teatro affollatissimo, decorato con bandiere tricolori, con un canto
del poeta liberale messinese Vincenzo D'Amore declamato dall'artista
Rosaspina.
Due anni più tardi lo stesso re Vittorio Emanuele II interveniva nel
teatro a lui intitolato, assistendo ad uno spettacolo dato in suo
onore. Da allora il teatro Vittorio Emanuele ospitò, insieme a
spettacoli di varia natura, balli, operette, i generi teatrali della
tragedia e del dramma borghese, ed in campo musicale soprattutto il
melodramma romantico italiano, che esprimeva la cultura nazionale
dell'Ottocento. Assai prediletto dal pubblico messinese fu pure il
Grand Opéra francese.
Al Vittorio Emanuele si diede nel 1891 la prima siciliana del
Lohengrin di Richard Wagner. Sul finire del secolo, vivo successo
riscossero l'opera e il teatro verista. Oggi, nei suoi ampi ed
elegantissimi spazi, il teatro Vittorio Emanuele ospita fitte
stagioni di lirica e prosa, ma anche eventi per i bambini tra cui la
“sarabanda di favole” in cartellone fino alla primavera del 2009.
Tutti i programmi, la biglietteria, e ogni ulteriore informazione
su:
www.teatrodimessina.it.
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